La processione dei Misteri di Trapani
La processione dei Misteri di Trapani

La Processione dei Misteri di Trapani è la manifestazione religiosa più importante e sentita nel capoluogo da oltre 400 anni. Si svolge ogni anno il venerdì Santo con inizio alle ore 14 e termina il sabato alle ore 12, dando vita a una processione con un itinerario che attraversa tutto il centro storico della città di Trapani.

La Processione dei Misteri è composta da 20 gruppi scultorei e rappresenta la ricostruzione della ” via Crucis”. I Misteri sono stati realizzati tra XVII e il XVIII secolo da artigiani Trapanesi. I Misteri di Trapani il venerdì Santo “escono” dalla chiesa del Purgatorio e vengono portati a spalla dai “Massari” o volontari accompagnati dalle marce funebri, intonate dalle bande musicali provenienti da tutta la provincia. Bellissimi ed addobbati con fiori, vengono preceduti da figuranti e seguiti dalla banda musicale che detta i tempi ai portatori che eseguono “l’annacata”, il tipico movimento ondulatorio che prevede 3 passi in avanti e 2 in dietro.

I gruppi

I gruppi che compongono i Misteri di Trapani e rappresentano la Morte e la Passione di Cristo sono venti, 2 dei quali sono simulacri. Uno rappresenta Gesù morto nel sepolcro e il secondo Maria Addolorata. I Misteri di Trapani furono affidati alla “Confraternita di San Michele Arcangelo” tramite atti notarili alle maestranze locali che si impegnarono a curare l’allestimento e l’uscita in processione il Venerdì Santo. Il gruppo che apre la Processione, affidato al ceto degli orefici, è quello della Separazione, che rappresenta il momento in cui Gesù, consapevole del suo destino, si separa dalla Madre e dall’apostolo Giovanni.

Il secondo gruppo, la cui cura è del ceto dei pescatori, è quello della “Lavanda dei Piedi. Forse il più espressivo, è evidente lo stupore e l’imbarazzo del discepolo Pietro nel vedere Gesù accingersi nell’umile gesto della lavanda dei piedi.

Il terzo è quello di Gesù nell’orto di Getsemani. Curato dal ceto degli Ortolani, rappresenta Gesù dopo la preghiera in un momento di grande turbamento dato dalle sue due anime, quella umana e quella divina.

L’ Arresto è il quarto gruppo. Raffigura l’incatenamento e l’arresto di Gesù subito dopo il tradimento di Giuda. Il Mistere, in precedenza curato dal ceto dei fabbroferrai, oggi è affidato al ceto dei metallurgici.

Le due guardie che trascinano Gesù eseguendo gli ordini di un ufficiale verso Sinedrio appartengono al quinto Mistere: “Caduta al torrente Cedron” ed è affidato al ceto dei Naviganti.

“Gesù dinnanzi ad Hanna” è il sesto gruppo. La scena si svolge nel Sinedrio di Gerusalemme e ritrae l’interrogatorio del Messia con le mani legate dietro la schiena, mentre viene schiaffeggiato da una Guardia. La cura del gruppo è affidata al ceto dei Fruttivendoli.

Il settimo gruppo ha come protagonista il Discepolo Pietro, si tratta del mistere de “La negazione”. Gesù incatenato, perdona Pietro per averlo rinnegato 3 volte. Particolarmente belle le espressioni dei volti, sofferente quello di Cristo e di pentimento quello dell’apostolo. Il gruppo è affidato al ceto dei Barbieri e Parrucchieri.

“Gesù dinnanzi ad Erode” è l’ ottavo Mistere. Ricostruisce l’interrogatorio di Cristo. In evidenza 2 tipi di regalità: quella effimera di Erode seduto sul Trono e quella Divina con L’Aureola di Gesù. Diversi i ceti che lo ebbero in gestione, oggi, da oltre mezzo secolo, viene curato dal ceto dei Pescivendoli.

Il nono gruppo, affidato ai muratori e scalpellini è “La Flagellazione”. Gesù legato ad una colonna viene flagellato da un soldato e da un giudeo. Da segnalare la presenza particolarmente ricca in questo Mistere di ornamenti in oro e argento.

“L’ incoronazione di spine” è il gruppo centrale della processione, il decimo. Gesù seduto viene sorvegliato e deriso mentre gli viene posta una corona di spine sul capo. Il gruppo è affidato ai Fornai e Mugnai.

“Ecce Homo” è l’undicesimo Mistere. Gesù viene presentato al popolo d’Israele legato e sanguinante da Ponzio Pilato e un soldato. Questo gruppo è caratterizzato da una ringhiera in argento e dalla espressività dei volti, il ceto che se ne occupa è quello dei Calzolai e Ciabattini.

Il dodicesimo, curato curato dal ceto dei Macellai è “la Sentenza” che narra la volontà del popolo. Ponzio Pilato cede alla volontà dei sudditi anche se convinto dell’ innocenza di Gesù, la scena viene rafforzata dalla presenza di bacile, lo stesso con il quale Pilato se ne lavò le mani.

“L’Ascesa al Calvario” è il tredicesimo gruppo. Ritrae Cristo sofferente con la croce al collo mentre si trascina verso il calvario. Senza dubbio è il Mistere più venerato dai trapanesi e uno dei più grandi e ricco di ornamenti in oro e argento. Il gruppo viene curato dal Popolo.

La “Spogliazione” ritrae i momenti antecedenti la crocifissione, Gesù viene spogliato dai suoi abiti per poi essere inchiodato alla croce. Il quattordicesimo gruppo oggi è affidato al ceto dei Tessili e dell’ Abbigliamento.

Il quindicesimo gruppo “La Sollevazione della Croce” andò completamente distrutto nel 1943 dai bombardamenti. Il compito della ricostruzione fu affidato al Professor Domenico Li Muli e nel 1956, dopo critiche e polemiche, la nuova “Sollevazione” fu accettata dai trapanesi e poté tornare in processione. La cura è affidata al ceto dei Falegnami.

Il sedicesimo, la “Crocifissione”, rappresenta la morte di Gesù che ha il capo clino verso destra e guarda il soldato che lo ha trafitto al costato, alla sua sinistra la Madonna, afflitta dal dolore con le mani congiunte. I Cordai, Funai e Canapai furono i primi affidatari del Mistere, nel 1966 si unirono i Pittori e Decoratori.

I Sarti e Tappezzieri curano la “Deposizione”. L’autore del Mestiere si ispirò alla propria immaginazione. Gesù viene deposto dalla croce sorretto dell’Apostolo Giovanni mentre Maria e Maddalena tra le lacrime esprimono il proprio dolore. Alle spalle della croce tra due scale un lenzuolo bianco, esplicito riferimento alla Sacra Sindone custodita nella città di Torino.

Il “Trasporto al Sepolcro” è il diciottesimo gruppo, è affidato ad una categoria di lavoratori che ha sempre caratterizzato la città di Trapani, “I Salinari” gli addetti all’estrazione e alla lavorazione del sale. Straziante il volto di Maria che accompagna il corpo esamine del Figlio al Sepolcro.

Il penultimo Mistere è “Il Sepolcro”, simbolicamente è rappresentato da un’urna di legno e vetro per consentire ai fedeli di vedere il Cristo morto. Quest’opera dal dalla seconda metà dell’ottocento è affidata ai Pastai.

Infine Lei, “l’Addolorata” che ha il compito di chiudere la Processione. Risalente al 1700, segue il corpo del Figlio avvolta dal suo drappo.

Suoni e gesti della settimana Santa a Trapani

Il venerdì Santo per i trapanesi è un giorno importante e molto sentito, legatissimi ai Misteri partecipano e accorrono in massa. Alle 14 in punto la chiesa del Purgatorio apre il portone e la gente in piazza già gremita può finalmente rivivere momenti suoni e gesti che solo un trapanese riconosce al primo colpo.

La “ciaccola” ad esempio è un piccolo attrezzo che gestisce il movimento dei Misteri. Totalmente in legno, spesso decorato e dalla forma rettangolare emette un suono unico facilmente riconoscibile e sempre uguale. Composta da un manico e 3 palette, una fissa al centro e le altre 2 mobili in modo da poter battere sulla parte centrale viene utilizzata dai consoli o dal capo dei portatori. Sono proprio loro che al primo colpo di ciaccola richiamano l’attenzione dei portatori per far prendere posizione, al secondo colpo in modo sincronizzato si alza il Mistere e lo porta in processione, il terzo colpo serve ad arrestarlo.

Ogni colpo di ciaccola per i trapanesi vuol dire emozioni e commozione ma quelle che fanno accapponare la pelle sono 2. La prima ad inizio della processione e l’ultima, lunghissima quasi senza fine a mò di saluto e ringraziamento.

Oltre al tipico movimento dato dai portatori ai Misteri di Trapani chiamato “annacata” è da menzionare anche “l’attunniata” o “vutata”. La vutata è il movimento che viene dato al Mistere, lo stesso viene girato in direzione di una persona nota o attività commerciale legata al ceto che ha in cura il Mistere come se fosse un saluto o un ringraziamento.

È questa la Processione dei Misteri di Trapani, è questa la manifestazione religiosa più sentita dai Trapanesi e da tanti pellegrini che ogni anno arrivano da tutta Italia. È bene ricordare che nessuna descrizione per quanto precisa e dettagliata darà ma la vera percezione di cosa sia la Processione dei Misteri di Trapani. Solo essendo presenti, magari di notte tra le strette vie del centro storico si potrà capire e apprezzare qualcosa di unico che accade solo a Trapani il venerdì Santo.

Come raggiungere Trapani

La settimana Santa è anche l’inizio della stagione turistica e Trapani vuoi per fede religiosa, vuoi perché ricca di bellezze naturali diventa una meta molto ambita e richiesta anche da chi vuol passare giorni di relax e spensieratezza.

La città di Trapani situata ad occidente della Sicilia è raggiungibile tramite l’ autostrada A29 che la collega a Palermo. Buoni anche i collegamenti aerei, l’aeroporto di Trapani dista 20 km dalla città mentre l’aeroporto di Palermo circa 80.

Exclusive Transfer è specializzata in collegamenti sia con l’aeroporto di Trapani Vincenzo Florio che con l’aeroporto di Palermo Falcone e Borsellino. Il servizio transfer con puntualità e sicurezza con minivan da 9 posti. Contattaci per scoprire i vantaggi che un servizio navetta dall’aeroporto di Trapani o Palermo può darti affinché le tue vacanze abbiano subito inizio.